È andata: dopo dodic'anni di nomadismo social e progetti come Tutti a Berlino, sono tornato al blog. Orecchie trovate nei prati riprende il filo di Kitsch interrotto nel 2008 e lo modula passando alla forma lunga, con pubblicazioni irregolari ma intense. Ogni articolo, un ascensore coi cavi recisi - o un rasoio elettrico che s'imbatte in una placca di titanio. Parlando di elezioni tedesche ho anche iniziato a fare quel che in teoria avrei dovuto fare quindici anni or sono aprendo questo, di blog, cioè scrivere in tedesco. Besser spät als nie. Questo vale anche per la fine dell'era Merkel e l'inatteso, in buona parte fortuito scatto di reni socialdemocratico. Orecchie è un blog su wordpress che si spaccia per .com secco perché, come per il mio sito professionale, ogni tanto crepi l'avarizia. Per il resto, le novità internettiane sotto il segno del cacciavite sono pochine, ad esempio le playlist introdotte su Bassa risoluzione. Sul fronte della vita vera sto per iniziare un'avventura alla Humboldt - e speriamo bene - con Yassien abbiamo avviato la procedura per l'adozione e il lavoro macina, con l'orizzonte ormai oltre la fossa pandemica e la speranza che la serialità lo cementi ulteriormente. Prima di tornare al posto fisso, magari come bibliotecario prussiano. Chi lo sa. Wisteria dreaming.